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Profondo Nero, il volto oscuro del potere

Mentre fiamme criminali divoravano lo storico locale romano dove Pier Paolo Pasolini girò il casting di “Accattone”, mandando in fumo la sua memoria, a Perugia si teneva  la presentazione del libro Profondo Nero di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza. Un filo rosso che unisce tre avvenimenti è il leitmotiv di un’inchiesta che svela inediti scenari sulla morte del giornalista Mauro De Mauro, di Pier Paolo Pasolini e del presidente dell’Eni Enrico Mattei. Per decenni chi si è occupato di misteri ha avuto sempre a che fare con le stesse persone. Non è un caso quindi che queste tre vicende siano collegate tra di loro. Profondo Nero è anche il colore del petrolio, il filo conduttore di queste morti è appunto l’affare petrolio. Pasolini aveva già scritto un libro in merito, lo stesso Mattei era impegnato in un’impresa alquanto ambiziosa: liberare l’Italia dalla dipendenza energetica dalle sette sorelle, le grandi potenze mondiali che detengono il monopolio del petrolio. De Mauro, giornalista de L’Ora, stava infine indagando sulla morte di Enrico Mattei e su alcuni movimenti massonici, quando fu sequestrato. E’ proprio dall’intreccio di queste vicende e da una serie di indagini incrociate che viene fuori un quadro agghiacciante che porta inevitabilmente a collegare le tre storie. Lo stesso Andrea Purgatori de Il Corriere della Sera, intervenuto alla conferenza con l’autore Giuseppe Lo Bianco, ha insistito su quanto sarebbe stato necessario e doveroso proseguire le indagini per scoprire la verità. Un dovere deontologico per il nostro stesso Paese! “In particolare Enrico Mattei – ha dichiarato Giuseppe Lo Bianco nel corso di un’intervista – aveva sostenuto a lungo un’idea diversa di fare profitto, quello di reinvestirlo per la cultura; aveva un’idea del progresso con lo sviluppo. Tra le altre cose, fonda difatti il quotidiano Il Giorno”. Un bel lavoro d’inchiesta quello di Rizza e lo Bianco, da leggere come un romanzo, da bere come un giallo. Un giallo ancora avvolto dal mistero! Un caso quello di Pier paolo Pasolini che proprio nei giorni scorsi è stato riaperto dal procuratore di Roma Giovanni Ferrara su richiesta dell’avvocato della famiglia Pasolini. Un incontro che ha stregato tutti i presenti, grazie anche a un contributo video che ci ha riportato indietro con gli anni al giorno della morte di Pasolini.

Paolo Esposito

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