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Mondo LGBT: questo sconosciuto

Photo credit: Martina Zaninelli

I media parlano poco del mondo gay  e, quando lo fanno, peccano di superficialità. Il giudizio espresso nei confronti dei giornali generalisti nel corso del panel dedicato alla questione LGBT è stato perentorio. «Di questi temi si parla solo quando si urla, quando viene fuori la questione dei matrimoni oppure quando c’è il gay pride». A usare queste parole è la giornalista e scrittrice Delia Veccarello. Lo fa con cognizione di causa, dal momento che da anni è impegnata nell’approfondimento delle vicende che riguardano lesbiche, gay, bisessuali e trasgender. Una vera e propria mosca bianca, a cui l’Arcigay Perugia ha deciso di affidare la sua voce, per la prima volta ospitata al Festival Internazionale del Giornalismo.

Una buona dose di autocritica viene anche da Pasquale Quaranta, giornalista e attivista gay, che ha invitato il mondo dei media «ad andare oltre una rappresentazione parziale e folcloristica della realtà omosessuale». Quella che salta all’occhio dalle pagine dei maggiori quotidiani non appena scoppia un tormentone, che sia l’elezione di Vladimir Luxuria, lo scandalo Marrazzo o il presunto matrimonio di Nichi Vendola. «Il mondo gay deve uscire dalle riviste di settore – ha affermato ancora Delia Veccarello – e rivolgersi ad un giornalismo comprensibile a tutti». Lo stesso discorso vale anche per la politica, che «dovrebbe uscire dal suo recinto e dare conto di queste tematiche al di là dei soliti slogan», come ha sostenuto Cristiana Alicata, membro della direzione regionale del Pd Lazio e attivista gay.

Se il mondo gay in Italia è ancora un territorio sconosciuto, nel resto d’Europa la musica è ben diversa. A raccontarlo al pubblico del Festival è stato Benjamin Cohen, fondatore di pinknews.co.uk. «La comunità LGBT in Inghilterra è in una posizione molto differente. Da noi c’è molto più interesse e il giornalismo ha un approccio molto serio a queste tematiche. Il segreto sta nella collaborazione tra mondo gay e giornali generalisti, con l’indispensabile supporto della politica». Il nostro Paese, insomma, ha molto da imparare dai vicini europei. Nella speranza di ritrovarsi all’International Journalism Festival del 2014 con molti più esempi virtuosi di casa nostra.

Silvia Aurino @SilviaAurino

 

 

 

 

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