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Aggregazione etica delle fonti


Foto di Pietro Viti

L’aggregazione delle fonti e dei contenuti nel rispetto dell’etica. È quanto sostiene fermamente Steve Buttry, direttore di Digital First Media.

Durante l’incontro, svoltosi alla sala Lippi, al quale ha preso parte anche la direttrice di Radio Popolare Marina Petrillo si è affrontato il tema dell’aggregazione di fonti diverse nel giornalismo. In molti servizi giornalistici vengono condivisi dei contenuti che a loro volta ne creano di nuovi.

Sotto la spinta di materiali informativi sempre più disponibili, l’aggregazione oltre che inevitabile diventa indispensabile. La raccolta d’informazioni da fonti diverse è oggi più che mai una pratica adottata da molte testate mondiali. Steve Buttry ne cita alcune come: Associated Press e Huffington Post. Ma tutto sommato ogni redazione è  di fatto aggregatrice.

“La ripubblicazione d’informazioni raccolte da qualcun altro”, questa è la definizione di aggregazione che Buttry ha fatto sua.

E per un’aggregazione nel rispetto dell’etica sono necessari: un uso equo e corretto delle informazioni, facendo attenzione ad utilizzare solo una parte del materiale raccolto. Anche perché il plagio è un pericolo costante nel giornalismo. È poi doveroso citare la fonte, così come può essere eticamente corretto l’uso di link che rimandino al documento originale. Per arricchire l’informazione si possono poi aggiungere commenti e considerazioni. Nella ricerca di materiale informativo possono poi essere usati i sociali network, anche se questi nuovi media devono essere consultati con la dovuta cautela.

La verifica delle fonti anche in un lavoro di aggregazione è poi di fondamentale importanza. Questi pochi accorgimenti sono utili per scongiurare che un’aggregazione troppo rapida, eccessiva o vicina alla storia originale risulti di bassa qualità ed eticamente scorretta.

Luigi Maria Rossiello – @luigirossiello

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