Un’autentica bugia. La fotografia, il vero, il falso

photo credit Martina Zanelli

Grazie all’avvento delle nuove tecnologie di modifica delle foto infatti si è dato vita ad un inquietante rivoluzione.

Photoshop ormai è nei computer di tutti e rende possibile una mimesi altissima di qualsiasi cosa si voglia riprodurre. Il problema però è proprio questo: la fotografia digitale non imita gli oggetti o i paesaggi o i volti che si vuole catturare, bensì le fotografie stesse.

Diversamente da come si pensa la tendenza a “metter mano” alle foto non è nata con la fotografia digitale, esisteva già prima.

La fotografia ci ha sempre in qualche modo mentito ma certamente con il digitale la tentazione di mentire è aumentata.

Attraverso la proiezione di diverse fotografie, Smargiassi vuole dimostrarci come le immagini ci spacciano per vero ciò che noi siamo già disposti a credere che sia vero fidandoci ciecamente del fotografo o dell’autorità che abbiamo davanti che ci garantisce che quella cosa ci dice il vero.

Ma bisogna stare ben attenti perché ovviamente già il mezzo stesso è traditore e quindi non può di fatto rappresentare la realtà, ma anche e soprattutto perché in esse non esiste casualità ma dicono “cosa le cose sono e non cosa fanno”.

“ La verità delle fotografie sta nelle loro bugie” dicendo questo il giornalista ci esorta a smettere di pensare che le foto siano e riportino la verità oggettiva delle cose, bisogna avere la consapevolezza che esse mentono e cercare di interpretarle cercando al loro interno quegli indizi di verità che ci diano la possibilità di crearci una nostra opinione su quella realtà e di sviluppare il nostro senso critico.

Christiana Lamarca