Il brand Umbria: autenticità
Nascosta, poco conosciuta e mal collegata al resto d’Italia: L’Umbria per gli inglesi è una regione “cool” tutta da scoprire.
Negli ultimi 30 anni un numero sempre maggiore di turisti, giornalisti e vip ha scelto questa regione come meta preferita per trascorrere le vacanze, lavorare o risiedere.
“L’immagine dell’Umbria – a detta dell’assessore alla cultura della regione, Fabrizio Bracco, intervenuto all’incontro Ms Umbria, I Presume, presso Centro Servizi G. Alessi – non può non prescindere dalla storia del turismo in Italia. Una storia che ha privilegiato città d’arte come Venezia, Firenze e Roma lasciando in ombra le bellezze dell’Umbria, una regione turistica solo dalla metà degli anni ’70. Prima di allora – ha aggiunto – il turismo si limitava ai pellegrinaggi ad Assisi. Ora la scelta ricade su questo territorio per riscoprire la sua autenticità, la vera essenza del brand Umbria”.
“The dark side of Tuscany”: così l’ha definita in un suo articolo il giornalista inglese William Ward, sottolineando come l’Umbria soffra il blasone di altre regioni più apprezzate dai britannici come la Toscana appunto.
Recentemente un cambio di tendenza ha suscitato curiosità e interesse in molti vip anglofoni: da Sting a Hugh Grant, passando per il sindaco di Londra, lo 007 Daniel Craig o il regista Terry Gilliam. A conferma di ciò secondo il censimento 2011 – sottolinea Ian Campbell Ross – i residenti inglesi in Umbria sono 1.400, equivalenti a un terzo di quelli della Tuscany.
La Regione a suo dire ha un grande svantaggio, che al tempo stesso può essere considerato un vantaggio: l’assenza del mare. Questo fattore incentiva un turismo alternativo, orientato alla scoperta del patrimonio artistico contemporaneo, ai paesaggi e ai piaceri della gastronomia.
Federico Fioravanti di UmbriaTouring l’ha definita: “la connessione tra Medioevo e futuro”. Un motivo in più per visitarla.
Chiara Compagnoni, Virginia Liverani, Luigi Maria Rossiello