La mafia c’è anche al nord!
La Gomorra di Saviano è stata trasferita al Nord, soprattutto in Lombardia. L’autore del libro Alveare, Giuseppe Catozzella, scopre dopo trent’anni che l’amico di una vita è il figlio di un boss, e che la mafia è presente anche al nord. Vengono uccisi due passanti per sbaglio durante una sparatoria tra gruppi rivali, ma si preferisce non parlarne, aggrapparsi a scuse. L’argomento sta piano piano venendo alla ribalta, si deve vincere un pregiudizio connaturato che fa comodo a tutti e salva il Paesee: ci si è abituati che il male sia confinato in una zona ben precisa nel Sud Italia. ‘Il Nord deve rimanere pulito’ continuano a ripetere sindaci e vertici di provincia. Ma una tra le mafie più potenti al mondo, la ‘ndrangheta, è entrata nella regione più ricca e produttiva d’Italia, la Lombardia. al Sud c’è omertà per paura, al Nord per interesse. Soprattutto nei periodi di crisi la mafia fornisce i soldi: sa qual’è l’imprenditore in difficoltà, bussa alla sua porta e elargisce aiuti. L’imprenditore spesso accetta, o decide di fare affari insieme. Emerge sempre di più che forti soggetti economici e la ‘ndrangheta sono soci: le cose grosse o le fai tu o te le faccio io, a questo punto è meglio farle insieme! Il male del Nord è una certezza che vuole fare soldi a tutti i costi, appalti, vuole sicurezza sui cantieri. Se qualcosa succede, accade nel cantiere concorrente! Gran parte del fatturato della ‘ndrangheta è fatto proprio in Lombardia, e non è associata solo alla mafia finanziaria, dei colletti bianchi, dei bellissimi edifici in via Monte Napoleone. I rifiuti vanno in campagna, si usano prestanomi. E’ arrivata a comprarsi i bar dove si fa colazione, ristoranti, alberhi e casinò. Le discoteche più famose. Ha trovato il luogo ideale per lo spaccio di cocaina, che si fa in silenzio e negli angoli bui della regione. Il centro europeo di smistamento di cocaina si è spostato da Amsterdam, città portuale, a Milano, e la ‘ndrangheta gestisce l’85% circa del traffico di cocaina nel mondo. Centocinquantamila milanesi ogni giorno ne fanno uso, per un valore di trecento miliardi di euro: proprio nella città è stato infatti rilevato che nell’aria c’è una percentuale superiore di cocaina che altrove. La mafa si contraddistingue per la sua capacità di insidiarsi nel territorio e intrattenere rapporti d’interesse con gli amministratori locali. Parte dall’appalto pubblico fino ad arrivare ad avere contatti con Comune, Provincia e Regioni. C’è chi è stato arrestato e gestiva tutti gli ospedali. Della massa di meridionali al Nord facevamo certamente parte anche le famiglie ‘ndranghetiste. Quando c’erano processi alle colonie del -sud i boss erano spesso esiliati al Nord. Gli immigrati calabresi contribuiscono insieme ai boss del Nord a ricreare ambienti tipici meridionali; in Lombardia nel circolo ARCI dedicato a Falcone e Borsellino si dispongono i tavoli a ferro di cavallo e si decidono i boss locali; al Sud questo avviene nelle cerimonie religiose. In tutti i luoghi dove c’è confusione e è impossibile essere intercettati, anche negli ospedali, dov’è difficile mettere mictrospie. Ma un cittadino lombardo è in grado di riconoscere la mafia? è difficile, perchè a nord sono carenti della conssapevolezza del fenomeno mafioso. Conosci queste realtà se vivi in case popolari, non in centro, mentre al Sud sono molto più prepaarati e le famiglie si riconoscono benissimo.
Lucrezia Alberti Corseri