Il dado è tratto : la stampa, la politica e la sottile arte di manipolare i numeri.
Attraverso uno studio di Rena (rete per eccellenza nazionale), si scopre che i conti non tornano.
Rena è un’associazione indipendente, apartitica e apolitica. Lo studio che ha condotto nasce da una semplice domanda: “Quanto sono veritieri i dati pubblicati su giornali e tv??”
Tutti sono in grado di sparare cifre, fornire statistiche, che, secondo Ragusa, docente di econometria all’università LUISS, “sono basate sul nulla”.
I giornalisti hanno una formazione umanistica e, nella maggior parte dei casi, non studiano la statistica. Nonostante ciò, non interpellano gli statistici, che potrebbero aiutarli in un’analisi difficile. In Italia non esiste questo confronto. I dati rischiano di essere frutto di studi assolutamente fasulli.
La RENA ha portato avanti uno studio di verifica che ha messo in evidenza come alcuni osservatori tra cui TELEFONO BLU E L’OSSERVATORIO DI MILANO emettano dati che sembrano assolutamente inventati, nonché pervenuti senza alcuna metodologia.
L’effetto più grave è che molti giornali prendono per buoni e veritieri i dati pervenuti in redazione. Il rischio è di fornire informazioni completamente errate. Per evitarlo, basta che il giornalista faccia il proprio lavoro: controllare.
Infatti, si contesta al giornalista di non dichiarare la natura di numeri venuti fuori da un’indagine statistica: è un sondaggio o ricerca? Qual è la fonte?
La terminologia statistica è errata. Es: “il costo medio oscilla tra gli 80€ ed i 130 €. Se il costo è MEDIO NON OSCILLA.
Dunque, controllare sempre la fonte. l’osservatorio di Milano, non ha un sito internet, è una onlus e lo staff è composto da una sola persona.
RENA si propone di creare un sito dove tutti coloro che fanno ricerche possano pubblicarle, e che ci sia un organo superpartes,( RENA appunto) che possa controllate la veridicità di tutti gli studi portati avanti. Il motivo è legato al fatto che la statistica, se letta nel modo corretto può essere molto utile rispetto a provvedimenti da prendere in ambito sanitario, piuttosto che scolastico o relativo al trasporto ferroviario.
Non è ammissibile pubblicare ad occhi chiusi.
Marina Mignano