L’esperienza del neofita
Giovedì mattina, il festival è iniziato da due giorni ma mi sembra di stare qui da almeno un mesetto.
L’esperienza di una “neofita” ha un fascino particolare, il fascino dell’ignoto. E porta con sè tutti gli aspetti positivi e negativi ad esso connessi. Arrivi a Perugia senza nessuna idea di ciò che ti aspetta, guidata dall’entusiasmo, dalle speranze e da tanti interrogativi. Come sarà? Riuscirò a seguire tutto? Sarò in grado di reggere i ritmi frenetici? La risposta si dischiude lentamente durante i giorni che rapidamente si susseguono.
Le giornata sono fogli bianchi riempiti dalle parole delle tante persone che conosci: dal giornalista affermato al traduttore, passando per i volontari con i loro mille aneddoti e consigli.
Io ho un vantaggio/svantaggio rispetto a tanti altri volontari: non sono una giornalista. Il fatto di coltivare il giornalismo come hobby e non come professione mi consente di vivere questa avventura in maniera più tranquilla e a prendere il meglio che questo festival può offrirmi. In barba a chi dici che è necessario un esame o un patentino per poter mettere nero su bianco le proprie idee e sensazioni.
Il festival assume i contorni di un luogo dove tutto diventa possibile, un’isola utopica dove a tutti viene data la possibilità di dare voce ai propri pensieri.
E di questo non posso che esserne grata.
Elena Cersosimo