Bianca Berlinguer al Festival: intervista per il web magazine
Giornalista del Tg3 e presentatrice di Primo Piano, rubrica di approfondimento del Tg3, Bianca Berlinguer è presente oggi al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia per un’intervista a porte aperte a Rosaria Capacchione. Il web magazine del Festival ne ha approfittato per una breve intervista.
In questo Festival lei interviene in una giornata che ha visto una particolare partecipazione femminile. Crede che ci sia qualcosa nel giornalismo in cui l’apporto femminile si distingue da quello maschile?
Credo che ci sia una differenza fra uomo e donna in tutte le questioni. La donna ha una sensibilità differente rispetto all’uomo. Per esempio, le molte colleghe che hanno seguito la guerra in Iraq hanno raccontato non solo gli eventi della battaglia ma hanno avuto un occhio attento anche alla cronaca quotidiana del luogo. E questo fa parte della tipica sensibilità femminile.
Lei ha ricoperto vari ruoli all’interno del mondo televisivo, dall’inviata fino alla presentatrice di una rubrica di approfondimento. Fra questi, ce n’è uno che ha sentito particolarmente adatto a se stessa?
In verità non ho ricoperto moltissimi ruoli ma li assocerei a tre diversi momenti della mia vita professionale. All’inizio, quando sono arrivata al Tg3 mi sono occupata di cronaca che è la cosa più importante per imparare bene questo mestiere perché permette di cimentarsi in tante situazioni diverse. Ho lavorato con Santoro e ho viaggiato molto. Dopo questa fase di spostamenti, ho cominciato a lavorare in studio e ad occuparmi di approfondimenti ma sempre in relazione alla cronaca. Sono stati passi successivi.
La nostra rubrica segue comunque la logica dei quotidiani per quanto riguarda le notizie. Prepariamo la puntata ma seguiamo le notizie importanti del giorno per cui, se interviene qualche novità, siamo pronti a cambiare il programma.
Qui al Festival lei è venuta per intervistare Rosaria Capacchione. Quanto conta in un’intervista l’opinione personale del giornalista?
L’opinione personale gioca sempre un ruolo importante nel nostro mestiere. Conta soprattutto nella maniera in cui ci rapportiamo all’intervistato. Bisogna tuttavia essere in grado di rappresentare vari punti di vista quando si sta intervistando una persona.
Parlando a giovani giornalisti, quali sono pregi e difetti del suo mestiere?
Chi lavora dallo studio vive una sorta di solitudine. La vita redazionale, comunque, è sempre un fattore con cui fare i conti anche se i rapporti stretti sono con i tecnici e con la regia.
I pregi sono molti ma anche il lavorare sul campo ha i suoi, innanzitutto l’entusiasmo che trasmette l’incontro diretto con persone e situazioni.
Elena Dini