Barghini, le capacità contano!
Finisce senza nessuna domanda il primo incontro di stamattina dopo il benvenuto ufficiale a tutti i volontari.
Sarà perché l’abbiamo presa come presentazione del libro fotografico, sarà perché eravamo tutti impressionati dalle testimonianze di Samia Nakoul inviata in zone di guerra, resta che la Reuters oggi ha più di 15.000 dipendenti in 91 Paesi ed è conosciuta comunemente come una delle maggiori agenzie di stampa al mondo, (anche se in realtà il 90% degli introiti derivano dai suoi servizi finanziari). Di conseguenza, mi aspettavo una folla eccitata e scalpitante, ragazzi che sventolassero pacchi di articoli, foto autografate e caccia al contatto, alla via, alla “dritta” per far breccia… Invece niente.
Intimiditi, arresi, o già tutti “a posto” con un posto da giornalisti e da fotoreporter?
Fatto sta che qualcuno che invece non ha un posto né un idea di come ottenerlo ha trovato spazio al termine dell’incontro per una chiacchierata esauriente con una disponibilissima Tiziana Barghini, direttrice Reuters Europa Meridionale.
Novità o meno, lo scenario che attraverso le sue parole si apre ai giovani aspiranti reporter è lo scenario in cui ci muoviamo quotidianamente: tempi di crisi e grande concorrenza, necessità di impegno, serietà creativa, tanta pratica e determinazione, fantasia nel mettersi in gioco.
Forse il nostro silenzio, la nostra timidezza è condizionata da un po’ di disillusione, alimentata da un retaggio culturale italiano che fa crescere le nuove generazioni nell’idea che il talento non basta e spesso non è premiato, che se non si è nessuno perché non si conosce nessuno difficilmente lo si diventerà.
A combattere questo stereotipo le parole di Tiziana Barghini: Non partite così scoraggiati, c’è la coda ma c’è anche un test di bravura. Io per esempio quando qualcuno viene in redazione per il test chiedo sempre di scrivermi un pezzo e anche venti righe mi dicono molto su quello che la persona comprende dell’argomento di cui… le capacità sono importanti! ESSERE GIOVANI, ENTUSIASTI E DETERMINATI HA UN VALORE. Quindi credere in sé stessi e pensare che è sempre stato difficile per tutte le nuove generazioni, per voi in particolare perché ci sono dei vincoli soprattutto mentali. Io credo che mettersi alla prova e imparare è quello che è giusto fare. Non si deve rifiutare la vita perché si ha paura di viverla: le cose si conoscono e le persone si imparano!
E’ vero che sono moltissimi i giovani oggi che sognano una carriera da giornalisti, ma sanno veramente cosa inseguono e perché? Tiziana ci racconta di colloqui in cui l’aspirante giornalista in esame non sapeva presentarle alcun articolo interessante della settimana, fingendo di leggere il giornale quotidianamente: io rimango esterrefatta, mi chiedo perché se a questo non interessano le notizie vuole fare il giornalista?Essere giornalista significa avere interesse per quello che succede intorno a te, sentire un rumore e chiedersi cosa succede!
Non c‘è una regola scritta scavata nella pietra: ci sono tante qualità da considerare. Essere un bravo giornalista significa sì saper scrivere ma anche saper comprendere, significa sapere cosa è più importante di qualcos’altro, essere molto determinati…tutte cose molto difficili da valutare.
La mia idea è che giornalisti si nasce quando ti piace raccontare una storia al tuo prossimo e quindi più vasto è il tuo campo d’esperienze meglio è: la cosa che mi piace molto della mia agenzia è che siamo tanti e molto diversi, e questo credo abbia un valore di per sé.
L’importante è anche divertirsi, io mi son sempre divertita molto ma il divertimento sta nel gusto di raccontare agli altri: è questo spirito che ti diverte! Scrivania o no è secondario: stare seduti inginocchiati o in piedi l’importante è avere una storia e saperla raccontare
L’esperienza si misura in articoli, in competenza, in voglia di fare che si dimostra nell’aver fatto: . Io apprezzo i giovani che vengono da me in redazione sono disposti a dare una mano come si faceva nelle botteghe artigiane di una volta, e che si mettano alla prova. Questo si può fare sia andando nelle redazioni e mettendosi a disposizione per eventi anche piccoli, che vanno seguiti con attenzione, i principi sono sempre gli stessi, sia per seguire un grande conflitto o le elezioni di Obama come per seguire un piccolo evento: bisogna essere testimoni della realtà, non bisogna inventarsi i fatti, farlo con intelligenza e onestà professionale.
Iniziamo quindi all’insegna della speranza, con messaggi positivi da un mondo che vuole ancora premiare la competenza e l’impegno, disposto a dare una possibilità ai giovani che hanno voglia di darsi da fare per inseguire una passione che si vuol fare professione, a patto che ci si presenti con reale interesse e cortesia…Nel 1850 il tedesco Paul Julius Reuter intraprese un servizio di trasmissione di notizie tra Aquisgrana e Bruxelles utilizzando i piccioni viaggiatori, e attraverso vicende incredibili come spesso è accaduto nella storia passo dopo passo ha dato vita a un’agenzia di stampa mondiale…chissà cosa ci aspetta, cari giovani del Festival, chi vivrà vedrà, e anche questi giorni serviranno a mettere un po’ più a fuoco questo futuro incerto che ci aspetta, aiutiamoci!
Sara Spiazzi