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Twitterview con Severgnini: “fare il giornalista oggi è una terribile bellezza”

Photo: Giacomo Capruzzi

“Ho un comandamento: è vietato far lavorare gratis i ragazzi. Non lo pagano l’affitto con i nostri complimenti e le nostre pacche sulle spalle”.

Giovani, lavoro, giornalismo. Ma anche politica, futuro. Di questo si è parlato ieri pomeriggio alla Sala dei Notari nell’appuntamento con Beppe Severgnini sul tema “L’Italia di domani“, titolo del suo ultimo libro.

Sul palco con lui anche Mauro Casciari, in un incontro ricco di battute, risate e amare riflessioni sul futuro dell’Italia e, soprattuto, dei giovani.

Severgnini ha risposto alle domande inviate via twitter con l’hashtag #bsevlive dagli spettatori presenti in sala e collegati in streaming, tratteggiando, con la solita lucida ironia, una panoramica della situazione in cui si trova il nostro paese e i giovani in questo delicato momento storico.

L’attenzione, data l’occasione particolare del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, si è focalizzata principalmente sulle speranze e le difficoltà di chi – come i tanti volontari presenti in sala – desidera intraprendere questo mestiere.

“Fare il giornalista oggi è una terribile bellezza. Bellezza degli strumenti, non abbiamo mai avuto strumenti così. Terribile perché è difficile farsi pagare il proprio lavoro”, ha detto Severgnini commentando la situazione dei tanti aspiranti reporter costretti a lavorare gratis.

“I ragazzi oggi sono bravi, sono più bravi di come eravamo noi alla loro età. Sanno stare in video, sanno parlare alla radio, sanno scrivere sinteticamente, fare inchieste. Qualcuno l’ha capito e ha trovato come fare un certo tipo di business: risparmia, li sfrutta e poi non li paga. È un gioco da lasciare in fretta. Quello che a 25 anni sembra entusiasmante, a 35 è frustrante. Piuttosto, cambiate mestiere”.  Ma uno spiraglio c’è: “Dovete lavorare sul vostro talento. Capite qual è la cosa che sapete fare meglio, anche se ce n’è una che vi appassiona di più. Dovete essere brutali, non onesti  con voi stessi”.

 

Durante la twitterview c’è stato spazio anche per parlare di politica, all’indomani della discussa elezione del Presidente della Repubblica, del conferimento dell’incarico a Letta e della confusa situazione di queste settimane.

“Il M5S ha vinto perchè loro sono stati gli unici che hanno provato a parlare con i ragazzi. Grillo ha buttato una rete nel mare del malcontento e ha tirato su una balena. Bisogna vedere ora cosa ci fa con questa balena”.

Sulle prospettive all’interno del PD del Sindaco di Firenze, invece: “Renzi è stato molto fortunato che Napolitano non l’abbia chiamato a formare un governo. Ha bisogno di fare la sua campagna elettorale, vincerla e poi vedere cosa riesce a fare. In questo momento esiste una sorta di innamoramento nei suoi confronti che, però, per funzionare ha bisogno di trasformarsi in stima, considerazione e fiducia”.

E poi battute su social e politica, sulla comunicazione e, ancora, giovani e prospettive.

Un’ora e mezzo di botta e risposta via twitter che non poteva che concludersi con questa domanda: quale tua frase vorresti che fosse retweettata?

“Una a cui tengo molto: il peccato più grande è convincere i ragazzi dell’inutilità dell’onestà. E qualcuno ci sta provando.”

 

Claudia Torrisi  -@clatorrisi

 

 

 

 

 

 

 

 

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