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Non esiste più lo scoop di una volta

«Le notizie cambiano, è questione di secondi: per questo non esiste più lo scoop» spiega Paul Lewis, The Guardian.
Il rapporto tra giornalismo investigativo e social network è sempre più stretto ma non rappresenta una minaccia, tutt’altro: è possibile produrre un’inchiesta di qualità grazie alla collaborazione degli utenti. A dimostrarlo non è solo l’esperienza del giornalista del Guardian ma anche quella di giornalisti italiani migrati in redazioni estere e tornati in patria.
Come si dà credibilità all’informazione?, viene chiesto a Francesco Raiola, ex direttore di AgoraVox Italia, ora a Il Messaggero.
«Può sembrare scontato ma è fondamentale fare bene il proprio lavoro – risponde – stando sul campo, impiegando tempo, passione e impegno. La rete in Italia è vista come una minaccia al lavoro del giornalista ma rappresenta in realtà una risorsa importante per relazionarsi con i propri lettori, collaborare e confrontarsi».
Internet però non può e non deve sostituire la metodologia tradizionale del rapporto umano, cercando il dialogo faccia a faccia, comunicando a voce : il giornalista è ancora colui che deve mettere in pericolo la propria vita per raccontare delle storie.

Alessandra Pradelli

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