subscribe: Posts | Comments

Ebook, che futuro?

In principio fu l’istant book cartaceo. Le logiche editoriali sono simili alle pubblicazioni slow, il formato quello di sempre: inchiostro su pagina. Poi venne l’ebook. L’inchiostro diventa elettronico, le pagine assumono il formato pdf. Si tratta di una nuova frontiera del giornalismo di qualità? Se lo sono chiesto questa mattina, presso il Centro Alessi, il fondatore di bookrepublic.it Marco Ferrario, Mauro Meazza de Il Sole 24 Ore e Angelo Perrino di affaritaliani.it. Ha moderato Luca Conti, giornalista esperto di web.

Cambiano i linguaggi, le piattaforme, i metodi di comunicare i fatti. Il ritmo è davvero rocambolesco, il mercato dei libri digitali cresce esponenzialmente di mese in mese con differenze, tra i dati di vendita, abissali tra un anno e l’altro. Una fase che segna gli albori di una nuova era del giornalismo e dell’editoria. Angelo Perrino, che nel lontano 1996 ha fondato uno dei primi siti news, affaritaliani.it, segna la linea che separa il quotidiano cartaceo da quello online. Se già sulla carta le notizie invecchiano nel giro di un giorno, online il processo accelera “le notizie vengono bruciate nel giro di qualche ora, anche le più importanti”. In questo scenario diventa fondamentale ritagliare “uno spazio per l’approfondimento come opportunità di riflessione che il giornale, più adrenalinico, non può più offrire. L’ebook servirà sempre di più a questo”.
Il Sole 24 Ore guarda con grande interesse alle nuove frontiere dell’editoria digitale. Il suo caporedattore centrale, Mauro Meazza, sottolinea la radicale trasformazione che il mercato sta vivendo in questo periodo e quali sono le linee guida che hanno fatto de Il Sole 24 Ore il quotidiano economico più seguito anche nella sua versione digitale. Il giornale ha già pubblicato diversi istant ebook, tra i più scaricati quello relativo alle nuove norme sulle pensioni, pubblicato dopo qualche settimana dall’approvazione della legge in parlamento. “Normalmente per produrre contenuti digitali del genere, completamente originali, – puntualizza Mauro Meazza – sono necessarie non più di sei ore”. È quello che è avvenuto dopo la morte di Steve Jobs, “l’ebook è stato preparato in un pomeriggio per essere mandato online il giorno successivo”.
Tra i primi ad aver pensato in grande a un’offerta di ebook in Italia è stato Marco Ferrario. Ha trascorso quasi vent’anni in Mondadori ricoprendo, tra le altre, la carica di direttore generale di Harlequin-Mondadori; è stato responsabile della business unit Mondadori Informatica & New Media e amministratore di Sperling & Kupfer. Nel 2008 lascia la casa editrice per dedicarsi alla costruzione di nuovi progetti: bookrepublic.it, nata nel 2010 e 40k, casa editrice digitale. “Imparare a vendere bene un libro su Amazon richiede grandi competenze, non ci si può improvvisare – sottolinea Ferrario – entro un anno le librerie come le conosciamo oggi entreranno in grossa crisi, ancora maggiore rispetto a quella che stanno vivendo oggi. Non solo le piccole ma anche le grandi catene conosceranno una flessione delle vendite importante. Crescerà il self publishing, che permette all’autore di bypassare la figura dell’editore e quindi guadagnare anche di più.”

A riportare tutti con i piedi per terra è stato, a conclusione dell’incontro, Marco Ferrario, per il quale “bisogna fare attenzione a possibili fenomeni di onanismo digitale. In un momento come questo è necessario che gli ebook non facciano la fine dei blog che hanno invaso la rete a scapito della qualità dei contenuti. Anche perché è sempre molto difficile interessare gli utenti della rete che non sono sempre pronti a offrire la cosa più preziosa dei nostri giorni: il loro tempo”.

Christian Giorgio

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *