Oliviero Toscani, un sogno fatto di immagini
Miglior palco non poteva che essere quello del Teatro Pavone per Oliviero Toscani. Tanti i giovani fotografi che pendono dalle sue labbra per avere quell’illuminazione che li porti a migliorare. E Toscani non li delude: spiega sin da subito il progetto che ha creato “Colors”, una rivista fatta di giovani fotografi senza alcuna esperienza lavorativa che, oltre a catturare le immagini, lavorano sulla notizia. Ma non quella del giorno, ma la news che sorprende per la sua semplicità ma anche per la sua attualità. Allora si passa alle mini inchieste del livello nutrizionale mondiale, con le immagini che spiegano a pieno e senza bisogno di stucchevoli discorsi, allo shopping, incredibile l’icona di una pistola con manico in diamanti e oro “utile per uccidere moglie/marito con stile”. Insomma un giornalismo fatto di immagini che “fanno vedere il vostro punto di vista, perché il vostro punto di vista non è mai stato osservato”, come spiega Toscani. Continua il suo workshop con le foto che gli scorrono alle spalle e che raccontano le mille realtà di una vita varia. Mentre scorre lo ‘slide show’, Toscani spiega che non si deve continuare a fare notizia come dei “vecchi ingobbiti sui computer”, e che la tecnologia va unita al nostro intelletto e non il contrario. Continua ad estasiare con le diapositive dei suoi allievi ed ad aprire gli occhi con le sue parole fino alla fine. Finisce l’incontro e lui è ancora tempestato di domande fino a davanti Piazza della Repubblica. Ma quello che ha lasciato tra le mura del Pavone è ben più che parole e immagini: un futuro possibile e fatto di giovani.
Abramo Chiccarelli