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Have you met Mr. Jones?

Nicholas Jones è noto un giornalista politico della BBC, la rete televisiva inglese. Persona allegra e alla mano, il cui curriculum farebbe invidia a chiunque. Se fosse stato italiano nel suo biglietto da visita ci sarebbero stati almeno tre o quattro appellativi (dottore, professore, inviato…) invece c’è semplicemente scritto: Nicholas Jones, giornalista.
Non a caso Mr. Jones si stupisce molto del comportamento di alcuni tra i giornalisti italiani più famosi che vengono trattati come celebrità, vanno nei grandi alberghi e usano macchine di rappresentanza.
Mr. Jones ricorda come il giornalista sia in realtà uno che lavora nel torbido “in the gutter” e che per poter trovare una storia interessante, lavora a qualsiasi ora, in qualsiasi giorno e con qualsiasi condizione atmosferica. È uno che conosce e rispetta le norme etiche e deontologiche (per esempio, tutela i minori) . È uno che fa la cronaca, eliminando gli aggettivi e i periodi troppo complessi, attenendosi rigorosamente alle domande fondamentali del mestiere (chi? Come? Dove? Quando? Perché?). Perché il mestiere del giornalista può essere affascinante ma è anche molto duro.
Pur venendo da una famiglia di giornalisti che ha una tradizione centenaria (anche suo nonno era un cronista) Nicholas Jones ha cominciato dal basso, scrivendo piccoli fatti di cronaca locale. Poi, lavorando come giornalista televisivo ha avuto modo di incontrare tutti i personaggi che hanno influito nella politica del Regno unito negli ultimi quaranta anni. Una tra tante Margaret Thacher la “lady di ferro” che incontrò nel 1975.
Nessuno meglio di lui conosce l’intricato rapporto che c’è tra i mass-media e la politica.
A proposito degli ‘spin doctors’, i manipolatori dell’informazione, dichiarò: “Soundbites and Spin Doctors analyses how politicians use the media, and vice versa. What motivates each side and which has more to gain and to lose? The relationship between British politicians and the news media is ambivalent. Politicians are quick to complain about media distortion and intrusion, and as quick to offer themselves to media exposure when it is in their interests to do so”. (I media la politica hanno un rapporto di amore-odio e s’influenzano a vicenda a seconda degli interessi).
Qui al festival del giornalismo, tra le altre cose, ha ricordato i rischi di una stampa piena di retorica A questo proposito ha dichiarato: “my fear is that the news media of Britain is in danger of being diverted by the quick fix of trying to find scapegoats. So much of our recent coverage has concentrated on the seemingly constant demand that those who are responsible – be they politicians or bankers – should be required to say ‘sorry’”. (Anche se i responsabili di tutti i problemi chiedessero scusa così come la stampa chiede loro, questo non cambierebbe le cose).  
Queste e molte altre questioni sono trattate nel suo sito e blog.
Per saperne di più o per contattarlo visitate: http://www.nicholasjones.org.uk/

Caterina Morlunghi

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