Il futuro del giornalismo investigativo
Due chiacchiere con Francesco La Licata, giornalista di “La Stampa”
Con le nuove tecnologie e il giornalismo on-line la parola chiave è la velocità, e questo influisce sui tempi delle indagini. Che futuro ha, secondo lei, il giornalismo investigativo?
Il giornalismo investigativo ha subito molti cambiamenti in questi ultimi anni, e per continuare ad esistere c’è bisogno che i giornalisti abbiano alle loro spalle redazioni ed editori che considerino il giornale non solo come prodotto editoriale e pubblicitario. Solo in questo modo il giornalismo investigativo potrà salvarsi.
Le notizie sulla mafia non appaiono spessi nei mass media perchè secondo molti la “mafia non fa notizia”. Perchè?
Semplicemente perchè la mafia fa paura.
Non si corre il rischio che i giornalisti che lavorano in terra di mafia si sentano trascurati e stanchi di combattere a causa del silenzio dei media?
Certo, ma chi ama davvero il proprio lavoro non deve arrendersi e continuare ad indagare ed informare, con tutti i mezzi a disposizione.
Gerardo Adinolfi