Ahref: citizen journalism e no profit. La ricetta digitale di Luca De Biase (direttore Nova 24)
Lei è direttore di una rivista importante come Nova 24, è un giornalista conosciuto e stimato. Perché ha deciso di buttarsi in questa iniziativa che punta al no-profit e al coinvolgimento dei cittadini nel sistema dell’informazione?
Perchè ce n’è bisogno, bisogna catalizzare tutte le forze possibili. Il mondo del no-profit è un mondo ricco di forza di volontà, di valori, di informazioni, può contribuire a quello che sappiamo della nostra società, di come stanno le cose e questo è importante.
Quali le opportunità per i giovani giornalisti con Ahref?
Stiamo mettendo insieme una serie di elementi incentivanti, fare in modo che ci sia chi vuole sapere come stanno le cose possa e chi vuole raccontarlo: questo è il centro della nostra idea. Ci sia un potenziale molto grande, su argomenti che il mercato tende a dimenticare, perchè sono altrove rispetto all’agenda quotidiana e quindi possano voler sostenere questo. I cittadini possono volerlo fare, perché si vogliono lanciare in un’attività professionale, saranno sostenuti con tutte le nostre forze per diventare dei punti di aggregazione dell’informazione nella loro comunità locale.
Quali gli spazi reali in Italia per inchieste che partono dal basso?
Infatti, lo stiamo cercando, esplorando: le inchieste che partono dal basso devono incontrare interesse, attenzione e sostegno. Qundi dobbiamo cercare di intercettare queste due esigenze e farle incontrare in modo pratico, con un metodo condiviso, metodo no-profit, no-partisan, di verifica e di qualità delle informazioni.
Alessandro Belotti